Prezzi carburante: le medie in Europa


Sappiamo bene tutti quanto il costo del carburante impatti sul portafoglio degli automobilisti. I rincari sono all’ordine del giorno, e ormai siamo abituati quasi annualmente a prezzi record. L’obiettivo di tutti è quello di risparmiare. Purtroppo, però spesso sembra una missione impossibile. L’Italia ha la fama negativa di avere i prezzi più alti d’Europa - è davvero così? E come si arriva al costo finale della benzina?

I prezzi del carburante vengono aggiornati quotidianamente dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e sono visualizzabili via web. In questo modo è possibile seguire il trend e capire dove (e quando) si celano le migliori opportunità di risparmio.

I prezzi che vediamo ai distributori non vengono però decisi a livello statale, ma sono il risultato di un gran numero di fattori. Il principale è naturalmente il prezzo del petrolio, che viene definito a barile. Questo subisce variazioni quasi quotidiane che dipendono dalla disponibilità, dalla situazione internazionale, dalla scoperta di nuovi giacimenti e da altre variabili. A determinarlo è un’agenzia londinese, la Platts, che stabilisce il valore di una tonnellata di benzina in dollari americani. Il prezzo dei carburanti dipende quindi in prima istanza da fattori difficilmente controllabili, e adotta come metro il valore del Platts.

Purtroppo però qui si aggiunge la tassazione. Questa varia da paese a paese e costituisce una percentuale rilevante del prezzo finale. In questo ambito rientrano sia le tasse generiche che l’IVA e, soprattutto, le accise. In Italia, le tasse costituiscono il 61% del costo del gasolio e il 66% di quello della benzina. Per metano e GPL invece si parla rispettivamente del 23% e del 45%. Si tratta di percentuali, però, tutto sommato in linea con la media Europea. Diversa la situazione per quanto riguarda invece le altre parti del mondo, Stati Uniti in primis, in cui il costo di un litro di benzina è decisamente più basso rispetto ai distributori nostrani.

Ma quali sono le medie dei prezzi del carburante nel nostro continente? Se si tiene conto dei prezzi della benzina, il primato (negativo) dei rifornimento più cari spetta a Danimarca, Olanda e Italia. Per quanto riguarda il gasolio invece i paesi in cui costa di più sono Italia, Svezia e Gran Bretagna. Nella seguente tabella si vedono i prezzi per alcuni paesi dell’Europa Ovest, i prezzi in euro per litro:

Paese
Benzina
Diesel
Svezia
1.81
1.79
Svizzera
1.55
1.70
Italia
1.81
1.70
Gran Bretagna
1.58
1.69
Francia
1.74
1.65
Danimarca
1.87
1.60
Germania
1.64
1.44
Spagna
1.50
1.40
In Europa il prezzo medio è di 1,68 euro per litro di benzina. I paesi più industrializzati dell’Europa, ossia Germania, Gran Bretagna e Francia, sono sotto la media; lo stesso dicasi per i paesi dell’Europa Orientale.
L’Italia quindi è tra i Paesi più cari. Non è una novità, e c’è poco di cui stupirsi: se a livello globale il prezzo del barile è costante per tutti, è la tassazione a fare la differenza. Soprattutto le accise, che nel nostro paese gravano sui costi a volte da decenni, concorrono a far lievitare il costo.

Per i consumatori per fortuna c’è qualche spazio spazio di manovra per il risparmio. Cercando i distributori più convenienti sul tragitto è possibile tagliare i costi. Inoltre, le pompe bianche sono un’ottima risorsa, in cui è possibile trovare trovare prezzi davvero concorrenziali rispetto ai distributori delle grandi marche.
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