Alcuni giochi, più di altri, sono particolarmente amati dagli italiani, popolo che dell’aspetto ludico ha fatto un tratto caratteristico. Tra questi, Bingo e Tombola rappresentano, senza alcun dubbio, due dei giochi maggiormente apprezzati, grazie al grande coinvolgimento emotivo che sono in grado di offrire e alla funzione sociale che, non di rado, svolgono
Molte persone tendono ad associare i due giochi, credendo che siano uno la copia dell’altro.
Un pensiero non del tutto veritiero, nonostante esistano svariati punti in comune e il Bingo, di fatto, abbia tratto spunto
dalla Tombola, nata nel ‘700 per
aggirare il proibizionismo imposto dal Re di Napoli al gioco del Lotto. La nascita del Bingo, invece,
avvenne due secoli più tardi negli Stati
Uniti, con alcune significative differenze.
La più rilevante, in tal senso, è quella
relativa all’assegnazione dei premi.
La Tombola prevede vincite a partire dell’ambo, ovvero quando vengono estratti
due numeri presenti sulla stessa linea, per proseguire poi con il terno, la quaterna e la cinquina:
quando si completa l’intera tabella, invece, si suol dire che “si è fatto tombola”. E la mano del
gioco, in quel caso, termina.
Nel gioco del Bingo, invece, ambo, terno e
quaterna non sono tenute in considerazione: solo la cinquina e l’intero completamento
della tabella equivalgono ad una vincita. La rarità dei premi, però, non fa
del Bingo un concorso di “Serie B”.
Tutt’altro. Come ogni gioco che si rispetti, minori sono le probabilità di
vittoria, maggiori saranno l’entità
delle vincite. E questo, spesso, lo rende maggiormente attraente agli occhi
dei giocatori.
Un’altra differenza sostanziale, poi, è
rappresentata dai numeri messi a disposizione per l’estrazione: la tombola prevede, indissolubilmente, l’utilizzo dei
numeri fino a 90, mentre nel Bingo, perlomeno nella versione originale, non si
va oltre al numero 75, anche se le
varianti del gioco sono molteplici e non è raro trovarne alcuni che,
numericamente parlando, rispecchiano fedelmente la tombola.
Le cartelle
da gioco sono un altro punto di forte differenziazione tra i due giochi,
sia dal punto di vista della composizione numerica che dei numeri giocabili al
loro interno. Il Bingo, in questo caso, si dimostra decisamente più vario rispetto alla Tombola, che prevede,
rigidamente, la presenza di 15 caselle:
nel gioco inventato negli States,
invece, il numero è variabile, raggiungendo anche la simultanea presenza di ben
24 caselle.
Assai diverso è anche il ruolo dell’estrattore, autentico cuore pulsante di
entrambi i giochi. Nella tombola, gioco
di matrice popolare e familiare, l’estrattore partecipa attivamente al
gioco, con la possibilità, seppur remota, di poter vincere la partita; non è raro, invece, che lo stesso faccia ambo,
terno o quaterna. Nel Bingo, invece, l’estrattore non partecipa attivamente al
gioco, svolgendo compiutamente il ruolo di “arbitro”
della partita.
Tutti questi aspetti sono utili a trarre qualche piccola considerazione. La
Tombola, restata integralmente fedele a sé stessa nel corso dei secoli, ha un’anima decisamente più conservatrice
e poco propensa ad adattarsi ai cambiamenti. Di tutt’altro tenore, invece, il
Bingo, che si è dimostrato decisamente
moderno, grazie anche alle significative variabili che il gioco stesso, sin
dal suo concepimento, è stato in grado di offrire.
Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se nelle
varie ricerche che gli utenti effettuano
in rete, quella atta a trovare i migliori siti bingo sia effettuata molto più frequentemente. A
differenza della tombola, che, come scritto poc’anzi, prevede la presenza
attiva al gioco dell’estrattore, il Bingo è perfettamente modulabile anche alla realtà virtuale, mettendo in contatto
persone da ogni angolo del pianeta. La sua funzione
sociale, quindi, resta in essere anche nella grande rete telematica.
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