Taranto: appalti per 750mila euro e interventi di manutenzione su larga scala

TARANTO. Appalti per 750mila euro e interventi di manutenzione su larga scala. Sono le leve utilizzate dall’amministrazione Melucci per la riqualificazione della rete cittadina di pubblica illuminazione.
Nel medio periodo, infatti, l’ente procederà alla costruzione ex novo di 4 impianti: sul rondò di via Consiglio (76.600 euro), nel quartiere Paolo VI (129.000 euro per viale della Liberazione, viale Due Giugno e viale Francesco Prusciano), lungo via Mediterraneo e viale Unità d’Italia (169.700 euro) e, infine, nella zona che circonda la parrocchia Madonna di Fatima di Talsano (374.700 euro per una dozzina di vie). Le gare per questi interventi sono già tutte in itinere, la prima delle quali a scadenza il prossimo 20 febbraio.
"A dicembre, con l’approvazione dei progetti" ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Motolese "avevamo dato mandato agli uffici di affidare gli appalti in tempi celeri. Siamo stati conseguenti, perché si tratta di interventi attesi dai cittadini e necessari per aumentare la percezione di sicurezza che garantiscono i luoghi meglio illuminati".
"Questa programmazione" interviene il sindaco Melucci "è parte di un disegno ampio che abbiamo definito con il piano triennale delle opere pubbliche, dove abbiamo previsto 6 milioni di euro di investimenti nella rete della pubblica illuminazione, puntando soprattutto all’efficientamento energetico. Prospettiva ambiziosa che non deve distrarre dalle contingenze. Per questo, nelle more della realizzazione degli interventi descritti, l’assessorato è impegnato nella manutenzione starordinaria della rete esistente, attraverso attività mirate. Nei prossimi giorni: in via Magnaghi saranno integrati alcuni punti luce e ripristinati i cavi danneggiati; nel sottopasso di viale Magna Grecia, in uscita da Taranto, sarà  posato il nuovo cavo dopo il furto del vecchio; nei pressi dell’accesso al porto mercantile, nell’area di scambio dei bus sarà potenziato l’impianto esistente".
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Daniele Martini

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