Il quadro economico della Puglia che emerge dall’analisi della Banca d’Italia sui primi nove mesi dell’anno riflette una situazione di una crescita costante ma particolarmente lenta.
Costruzione e porti, un quadro debole
Il comparto delle costruzioni registra un
trend positivo ma non tanto da far tirare un sospiro di sollievo. Per la Banca
d’Italia, infatti, la crescita è lenta e soprattutto debole, così come debole è
la crescita del turismo, a lungo il vero motore dell’economia regionale. Per le
costruzioni qualcosa per accelerare la ripresa si può fare. Cosa? Scommettere sull’innovazione,
facendo ricorso a strumenti nuovi, come la piattaforma Giffi Noleggi che
consentono il noleggio piattaforme aeree Bari, abbattendo
costi di acquisto e manutenzione. Un risparmi che può facilmente essere
tradotto in nuovi investimenti. Per il turismo, invece, è importante
fare una disanima dei punti di forza e di debolezza, considerando che la
regione inizia a perdere terreno tra i turisti italiani mentre mantiene il suo
fascino tra quelli stranieri. L’unica componente in crescita in termini di
arrivi. Frena anche il mondo economico che ruota intorno all’universo
portuale, mentre il commercio al dettaglio continua ad attraversare una
fase difficile e l’export rallenta rispetto all’anno precedente.
I settori in maggiore difficoltà
I dati della Banca d’Italia evidenziano anche i
settori che se la passano peggio degli altri. Sono: agricoltura, farmaceutica,
petrolifero, macchinari e mobili. Vanno meglio, invece: mezzi
di trasporto, alimentare e tessile, abbigliamento e calzature. Cresce, poi,
l’industria in senso stretto che, trainata dall’alimentare, ha registrato un
ulteriore aumento delle vendite, con la conseguente crescita degli investimenti
da parte delle aziende.
Il dato positivo riguarda l’occupazione
Ma la vera buona notizia è relativa all’occupazione
che cresce più della media nazionale e meridionale. Siamo ancora lontani
dai livelli pre-crisi ma si registra una flessione del tasso di disoccupazione,
con un ricorso meno serrato alla cassa integrazione e una crescita dei
dipendenti e delle donne occupate. Questa buona notizia,
anche per l’occupazione femminile, si è tradotta in un clima di fiducia
maggiore con una ripresa delle richieste di mutui per l’acquisto della
casa (che aumentano del 2,7 per cento sul 2017) e anche delle richieste per
prestiti per il credito al consumo (+7,2 per cento). Finanziamenti per
investimenti e il circolante sono in crescita nelle richieste anche da parte
delle imprese.
Le imprese tornano a essere fiduciose
Il report della Banca d’Italia si sofferma anche
sullo stato dell’imprese a traccia un quadro di cauto ottimismo. In
particolare, l’indagine ha riguardato un campione di 340 imprese pugliesi
con almeno 20 addetti. Quelle che hanno dichiarato di aver visto crescere
il proprio fatturato sono il 17,8 per cento in più di quelle che hanno
dichiarato di aver assistito a una contrazione. La situazione più rosea è
quella attraversata dalle imprese del comparto alimentare, l’industria si
caratterizza per una situazione a macchia di leopardo, andamento stazionario
per la siderurgia.
Una sguardo al futuro
Gli ultimi mesi del 2018, secondo le previsioni
della Banca d’Italia, dovrebbero essere in linea con quanto fatto registrare
nei primi nove mesi dell’anno. La produzione dovrebbe continuare a crescere, in
modo moderato, così come gli investimenti da parte delle aziende (i due
terzi delle censite che ha dichiarato che entro fine anno realizzerà i piani
messi in cantiere nel 2017). Una fetta importante di aziende (il 20,8 per
cento) si è detta pronta a ritoccare al rialzo i propri piani di
investimento e solo il 12,2 per cento, invece, lo farà al ribasso.
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