Malattia da reflusso gastroesofageo, risposta incompleta agli inibitori di pompa protonica

Come procedere

inibitori della pompa protonica ad alte dosi

omeprazolo 20 mg per via orale due volte al giorno

oppure

esomeprazolo 40 mg per via orale due volte al giorno

oppure

rabeprazolo 20 mg per via orale due volte al giorno

oppure

pantoprazolo: 40 mg per via orale due volte al giorno

oppure

lansoprazolo 30 mg per via orale due volte al giorno

oppure

dexlansoprazolo 60 mg per via orale una volta al giorno


Il dosaggio come osservato é di due volte al giorno, prima colazione e cena.


È possibile utilizzare gli inibitori per una prova di 2-3 mesi, ma mancano studi controllati randomizzati.


DOVREBBERO ESSERE RICERCATE LE CAUSE DELLA REFRATTARIETÀ, fra queste ricordiamo:

scarsa aderenza al trattamento

non reflusso acido

insufficiente controllo dell’acido

sindrome di Zollinger-Ellison

individui con polimorfismo del citocromo P450 2C19 (CYP2C19) risultante in rapido metabolismo degli inibitori della pompa protonica.

I pazienti dovrebbero essere riferiti a un gastroenterologo per le prove diagnostiche.

N.B.
Studi epidemiologici hanno collegato la soppressione acida ad un aumentato rischio di fratture ossee o polmonite acquisita in comunità

Alcuni, ma non tutti gli studi hanno provato una ridotta efficacia del clopidogrel e possibili esiti negativi quando il clopidogrel è stato utilizzato in combinazione con gli inibitori di pompa protonica.

Il concomitante uso di clopidogrel e omeprazolo non è raccomandato.

L’uso a lungo termine degli IPP è stato associato anche ad ipomagnesiemia.






L’uso degli IPP è un fattore di rischio per Clostridium difficile-associata a diarrea.
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Dott. Francesco Ferri

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